giovedì 28 luglio 2011

Crocchette di tonno e patate

Queste crocchette di tonno e patate le ho imparate a fare dal mio ex fidanzato. Lui le ha imparate dalla mamma, ligure. La particolarità è che il mio ex è non vedente. Difficile per me parlare di questa stoia passata: una storia durata otto anni. Una storia fatta d'amore e di tante altre cose. Una storia poi finita. Lo so, unn blog è come un diario. Ammiro chi riesce a confidarsi in questo spazio virtuale: io più di tanto non riesco a raccontare, anche se ora sono passati tanti anni. Ma la cosa certa è che D. sa cucinare: un po' glielo avevo insegnato io, ma di sicuro lui aveva imparato le ricette della mamma. All'inizio le riproducevamo insieme: ma poi lui cucinava tanti piatti deliziosi per me. I vari piatti liguri che ho inserito in questo blog li devo a lui. Una persona a cui ancora voglio un mondo di bene. Tornando a queste deliziose crocchette sono molto semplici, ma al loro sapore è difficile resistere. Infatti l'ultima volta che le ho fatte sono sparite prima che riuscissi a fare una foto decente. Avevo organizzato un pic nic a casa mia: e non sono riuscita a fare che una foto!

Ingredienti
  • 2 scatole di tonno da 250 gr
  •  500 gr di patate
  • 1 spicchio di aglio
  • Pangrattato q.b.
  • olio evo
  • un pizzico di pepe
  • sale
Far lessare le patate con il sale e schiacciarle grossolonamente. Scolare il tonno e mischiarlo alle patate lesse. Unire l'aglio tritato, il pangrattato, l'olio, il pepe. Fromare delle crocchette con le mani. Sistemare in una teglia con carta da forno e inserire in forno preriscaldato a 200° per 25 minuti. Piacciono a tutti, ma i bambini ne vanno pazzi!

lunedì 25 luglio 2011

Dal Libano il Taboulè


La prima volta che ho mangiato il taboulè non mi trovavo in Libano, bensì in Francia. Precisamente a Dijon. Avevo poco più di venti anni e stavo facendo una vacanza studio di un mese per imparare il francese: una lingua che amo da impazzire. All'epoca sapevo forse dire "Bonjour": ma con quel mese lì imparai a sbrogliamela bene in questa lingua. Ora lo parlo correntemente: ma, in seguito, ho vissuto più di tre anni a Parigi. In ogni caso, lì a Dijon, fu una delle estati più belle della mia vita. Una sera, insieme a una mia amica italiana (in realtà una ragazza conosciuta lì) conoscemmo due ragazzi francesi che ci invitarono a un bel barbecue in famiglia. Una serata davvero carina: e lì scoprii questo famoso taboulè, che non ho mai dimenticato e che, appena tornata in Italia, quando ancora era semisconosciuto, ho voltuo subito riprodurre. Da allora, e son passati venti anni, ogni estate, mi regalo il taboulè e ci aggiungo le salsicce grigliate come mi consigliarono i francesi buongustai.

Ingredienti
  • 300 gr Cous cous (quello precotto della Ferrero è perfetto)
  • 500 gr pomodori
  • 1 cipolla
  • 1 mazzetto di prezzemolo
  • 1 mazzetto di menta (in mancanza si può utilizzare quello disidratato)
  • il succo di un limone
  • olio evo
  • sale
Preparare in un'insalatiera il cous cous





 
Lavare bene i pomodori e tagliarli a cubetti. Versarli nel cous cous. Aggiungere il prezzemolo tagliuzzato, la menta, le cipolle tagliate a pezzettini (anche se io non sempre le metto), il succo del limone, e tanto olio (il cous cous ne assorbe davvero tantissimo). Lasciare macerare per qualche ora in modo che i pomodori tirino fuori tanta acqua, facendo "cuocere" il cous cous. Se si ha poco tempo a disposizione, aggiungere una tazza di acqua. Servire fresco e, se si gradiscono, le salsicce ci stanno proprio bene!

lunedì 18 luglio 2011

Torta di mele a modo mio



Diventa sempre più difficile cucinare: fa caldo e la voglia cala. Oppure capita di fare i soliti piatti. O ancora di fare qualcosa ma non avere la forza e la voglia di fare le foto. Per fotuna per questa torta ho vinto la mia pigrizia. Ora, io non credevo di essere una pigra. Non mi sono mai vista come tale: ma da qualche anno, più di qualche amico me lo sta facendo notare: "Sei pigra". Cosa faccio? Ne prendo atto o vinco la pigrizia? La seconda! Poi pensavo: ma una persona in genere sa di essere pigro? I miei amici pigri lo sanno e non se ne vergognano. Anzi: qualcuno dice, vantandosi: "Sono troppo pigro per fare questo o quello". Va beh, non vi tedio oltre con queste mie elucubrazioni. Mi piacerebbe sapere se voi vi sentite pigre o meno.... Raccontatemelo se ne avete voglia! Per arrivare alla ricetta, cambiando completamente discorso:  ci sono infiniti modi per fare una torta, come infiniti sono i modi per fare una torta di mele. Con la torta di mele, forse la torta più classica che esista, mi diverto a provare nuovi modi per prepararla. Tutti quelli che sento da amiche e parenti varie. L'ultima che ho fatto è un incrocio tra una crostata, una torta di mele e lo strudel. Mele, pinoli, mandorle: davvero molto gustosa!

Ingredienti per la base
  • 300 grammi di farina
  • 150 gr burro a temperatura ambiente
  • 2 uova
  • 100 grammi zucchero
  • 1 bustina di lievito
  • 1 pizzico di sale
  • scorza di limone
Ingredienti per la farcia
Facendo la fontana di farina, mette al centro le uova, lo zucchero, il sale, la scorza del limone, il lievito e impastate. Ovviamente, essendo le 2 uova intere, il composto sarà molto morbido. Formate comunque una palla e avvolgetela nella carta da forno. Se non avete tempo di impastare, mettete tutto nel robot da cucina!
Intanto, lavate, sbucciate e tagliate a fette le mele e mettetele in un contenitore con pinoli, zucchero di canna, mandorle, cannella, succo di limone e lasciate a macerare per una ventina di minuti.
Foderate una tortiera con la carta da forno e "schiacciate" la palla con le mani, compattandola.

 Mettete sopra il composto di mele, pinoli, mandorle e aggiungete dei cucchiai di miele di acacia cacao e nocciole.
Infornate in forno preriscaldato a 170° per 40 minuti. Lasciate raffreddare prima di servire.

giovedì 14 luglio 2011

Penne alla Norma

Questa è la stagione delle melanzane: io ne vado letteralmente pazza. Le mangerei cucinate in qualsiasi maniera. Anzi: le mangio cucinate in qualsiasi maniera. A parte crude, tutto il resto è perfetto! La pasta alla Norma di origini catanesi è un piatto davvero squisito. Proprio l'altro giorno, per caso, ho scoperto da dove deriva il nome. Pare che Norma rappresenti per i catanesi qualcosa di eccezionalmente buono. Un giorno un noto commediografo assaggiando questa pasta pare abbia detto: "E' una Norma!". Io non so se la faccio nel modo preciso dei catanesi: ma, in ogni caso, il risultato è delizioso. Semplice e di grande effetto!
Ingredienti per 4 persone
  • 350 gr di penne
  • 3 melanzane grandi
  • 300 gr pomodorini pachino
  • ricotta salata (a piacere)
  • sale
  • basilico
  • olio evo
Preparazione
Tagliare a fette non troppo spesse le melanzane, dopo averle lavate. Metterle in un contenitore con del sale per un'oretta. Intanto lavare bene i pomodori pachino. Friggere le melanzane in una padella, mentre in un altra padellina preparare un sughetto con i pomodori pachino, il basilico, il sale.  Scolare le melanzane e salare. Portare a ebollizione l'acqua per la pasta. Nella padella mescolare le melanzane con il sughetto dei pomodorini.
 
Scolare la pasta e aggiungere la ricotta salata grattugiata.

lunedì 11 luglio 2011

Mini Cake al parmigiano

I cake salati mi hanno sempre attirato anche più dei dolci. Infatti, in generale, amo molto il gusto del salato. Ammetto che fare i dolci dà una gfrande soddisfazione: sono belli, eleganti, si prestano a numerose varianti. Ma... Il salato è il gusto che amo. Se devo scegliere tra un cioccolatino o le patatine fritte, scelgo le seconde. Così, grazie al libro de Il Cavoletto di Bruxelles regalatomi da Cinzia del bellissimo blog Il ricettario di Cinzia, durante lo swap di Natale Cibinlibri, ho scoperto come fare dei simpaticissimi cake salati. Tanti tipi, tante varietà, anche di crackers, di salatini, fatti a mano. Quindi più sani di quelli che si comprano in commercio: e, carini anche da regalare. Io ancora non ho mai regalato niente di ciò che ho cucinato: nel senso, magari porto una torta o un barattolo di marmellata. Ora porto anche i cupcakes... Ma, non ho ancora mai provato a fare quelle magnifiche confezioni di cui parla il libro della Verbert. Però le offro durante i miei pic nic. E ora vengo al contest A Tutta Birra di Atmosfera Italiana: proprio perché durante pic nic non c'è niente di meglio di una bella birra. Ho scelto in abbinamento a questo piatto la birra artigianale MARGOT prodotta da un piccolo birrificio d’eccellenza.

Ingredienti (copio dal libro)
  • 180 gr di farina
  • 3 uova 
  • 1dl di olio di oliva
  • 100 gr di parmigiano grattugiato
  • 1 bustina di lievito per dolci non zuccherato
  • 1 limone,
  • timo
  • sale
  • pepe
Preparazione
Sbattere le uova con il latte e l'olio, aggiungere la farina, il lievito, il parmigiano, il timo e la buccia grattugiata del limone, il sale e il pepe. Mescolare velocemente. Riempire degli stampini monoporzione per tre quarti
Infornare in forno preriscaldato a 180° per venti minuti. Buon appetito!

giovedì 7 luglio 2011

Cheesecake al Philadelphia

Ogni foodblogger desidera fare i cheesecake: sono dolci buonissimi, sfiziosi per l'estate, veloci da fare e sempre apprezzatissimi. Ci sono tante versioni per fare i cheesecake: io utilizzo quello della mia amica Manuela. Una "cuoca" (non di professione) sopraffina. Molte di volte le ho dettodi aprire un blog: ma per il momento, purtroppo non ha tempo. Comunque per fortuna è generosa e dà le sue ricette con i consigli preziosi a chi glieli chiede. Lei fa anche foto stupende e ben presentate ai suoi piatti!!! 
Ingredienti
  • 250 gr di biscotti secchi, tipo Oro Saiwa
  •  250 gr di Philadelphia
  • 80 gr di burro a temperatura ambiente
  •  qualche cucchiata di marmellata ai frutti di bosco
  • 150 gr di frutti di bosco surgelati
  • 100 gr di zucchero
  • 1 baccello di vaniglia
  • 250 ml di ricotta vaccina
Preparazione

In un robot da cucina sbriciolare i biscotti, aggiungere il burro e preparare un composto. Formare una palla da mettere in frigo nella carta da forno. Intanto in una terrina mettere il Philadelphia con la ricotta e lo zucchero. Aggiungere un po' del baccello di vaniglia grattugiato con un coltellino. Prendere uno stampo a cerniera o, come faccio io, uno stampo in silicone. Nel caso non aveste nè l'uno nell'altro, prendere una tortiera e mettere della carta da forno. Rivestire la tortiera con il composto compattandolo con le mani. Aggiungere la crema di Philadelhia e ricotta e mettere in frigorifero per almeno 5 ore. Tirare fuori dal frigo e mettere la marmellata ai frutti di bosco e i frutti di bosco. Lasciare in frigo per almeno una notte. Questo dolce viene più buono se fatto il giorno prima.



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